mercoledì 23 maggio 2012

Gruppo Nun Te Regghe Più ... mò basta


I fatti pregressi penso che ormai tutti li conoscano, il modo dispotico in cui è stato gestito il gruppo, le decisioni prese da poche persone e calate dall'alto senza possibilità di discussione alcuna, la censura e l'allontanamento "coatto" di chi si rende reo anche soltanto di non condividere alcune decisioni prese in nome e per conto del gruppo, la volontà di utilizzare la "consistenza numerica" del gruppo per raggiungere obiettivi politici (dichiarazione esplicita riportata nella nota del fondatore cui si fa riferimento nelle righe successive). Nel dettaglio: Siccome un gruppo su Facebook non può essere di per se stesso l'organizzazione adatta per un “movimento” “raggruppamento” di tipo “politico” occorre creare un qualcosa a latere [...]  Ci dovrà essere una “tessera” o un “badge” che definisca in qualche modo l'appartenenza. [...] Il movimento dovrà decidere il tipo di finanziamento (autofinanziamento e/o finanziamento esterno) dovrà avere un tesoriere [...]

Le persone che hanno contribuito al raggiungimento del risultato hanno quasi tutte espresso le proprie perplessità ed in un modo o nell'altro sono state esasperate fino al punto di essere costrette ad abbandonare. Quello che veniva chiesto era che le decisioni venissero discusse nel gruppo generale o al limite nel gruppo dei referenti tenendo però presenti le indicazioni della maggioranza dei membri, questo non è mai stato fatto. L'ultima riprova si è avuta con la pubblicazione della nota sul 5° stato da parte del fondatore

La nota fa riferimento chiaramente al gruppo e ad un disegno iniziale di andare oltre la proposta di legge, che era solo un mezzo per attirare consenso. Il disegno è quello di andare a costituire una nuova realtà politica con tanto di tessere, finanziamenti e tesoriere ... però nel gruppo nessuno ne ha mai discusso ed anche il fondatore si è ben guardato dal pubblicare quella sua nota nel gruppo.

Nel frattempo la promozione della proposta di legge veniva ignorata, gli amministratori si occupavano di censurare chiunque osasse contraddire o anche soltanto sollevare dei dubbi sulle attività del gruppo finché una parte delle persone che erano uscite ha deciso di riattivarsi per seguire e sostenere ancora la proposta di legge. E' stato creato e diffuso un comunicato stampa, ci sono stati interventi radiofonici e televisivi ... ma dal gruppo degli amministratori e dal fondatore sono arrivati solo piccoli segnali che sono spariti quasi subito, troppo impegnati a redigere il "regolamento" del gruppo, che impone addirittura il comportamento da tenere al di fuori dello stesso "5. La permanenza nel gruppo, poiché è manifestazione della volontà di continuare a collaborare con esso, implica la cessazione di ogni attività denigratoria dello stesso in qualunque altra sede", oppure continuare a coltivare il proprio progetto del 5° stato.

Dopo aver letto l'introduzione ed averne chiesto ragione al fondatore (si legge testualmente "questa è una riflessione che ho fatto nel gruppo e per il gruppo NTRP" ed è a firma MARIO RIGLI che sarebbe il fondatore del gruppo, mentre invece NESSUNO ha mai discusso di questi argomenti all'interno del gruppo cui viene fatto riferimento), le risposte ottenute sono state solo menzogne. Ha rinnegato di averlo scritto imputando la responsabilità ai redattori del blog (blog curato da qualcuno che abita nel suo stesso paese, che coincidenza):



A questo punto il sottoscritto è uscito bloccando tutte le persone del gruppo con le quali non voglio aver più nulla a che fare (credo di poter scegliere le persone che voglio vedere o non vedere) e che ha solo una valenza difensiva, quella di impedirmi anche solo di leggere i loro nomi nelle notifiche di amici comuni.
Fine

2 commenti:

  1. Non entro più ormai nei meriti che riguardano il gruppo, perchè ripeterei per l'ennesima volta quello che già ho espresso, in tante altre occasioni quindi il mio pensiero è conosciuto.. ma una parola riguardo al blocco desidero spenderla, credo che sia oltre ad un diritto poter scegliere le persone in rete e anche un dovere se le stesse possono essere causa di stati d'animo sofferti, allontanare le persone con le quali regna un eterno disaccordo che alimentano dissapore, contrasti credo che sia a questo punto doveroso e obbligatorio mettere fine a questo deleterio modo di rapportarsi, aggiungo che ne vale anche la salute, per nessuna ragione al mondo permetterei ad altri di interferire con il mio equilibrio psicofisico, spezzare quell'armonia tanto ricercata e mantenuta nel tempo, quindi assolutamente non discutibile come tentano di fare nel gruppo, facendo passare questo gesto un qualcosa di subdolo e meschino mentre è solo semplice difesa... sono ben altri i gesti meschini, non certo questi personalmente ne ho visti e ricevuto sulla mia pelle.
    Alba Schembri

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  2. Riporto la risposta dell'autore del blog sul quale è pubblicato quell'intervento:

    LA VOCE DEL MARTEDI
    martedì, 22 maggio, 2012
    Caro Sergio, la "nota introduttiva" a cui ti riferisci è il contenuto esatto "copiato-incollato" del testo di una email inviata qualche giorno fa da Mario ad uno dei moderatori del blog (Tommaso Cioncolini). Mi sono permesso, prima di pubblicare sul blog, di trasformare quel "caro Tommaso" in "Cari amici de La Voce del Martedì" credendo di rendere più comprensibile a tutti i nostri lettori il motivo per cui questa settimana il blog proponeva questa riflessione elaborata e coltivata nel gruppo NTRP.
    Detto ciò, la tua "accusa di falsa testiomonianza"... diventa, sinceramente, ridicola e fuoriluogo. Seppur non conosca personalmente Mario sono convinto che neanche lontanamente abbia intravisto in quell'introduzione nulla di falso o di non vero (anche perché l'ha scritta lui nel testo dell'email a Tommaso).
    Bene, se ora invece di polemizzare, si cominciasse a discutere sugli interessanti contenuti proposti da Mario non sarebbe meglio?
    Un saluto
    Francesco

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